Negli ultimi vent’anni l’attività critica di Arturo Graf ha conosciuto una nuova fortuna grazie alla riedizione di opere fondamentali e alla pubblicazione di carteggi inediti. Restava invece ancora in ombra il contributo grafiano all’esegesi dantesca, su cui questo volume ha voluto far luce per dimostrare che il dantismo grafiano occupa un ruolo centrale nel quadro dell’estetica e della cultura letteraria di fine Ottocento. Sulla scorta di una ricca documentazione anche inedita vengono presi in esame i contributi d’interesse strettamente dantesco, dalla breve nota Sopra i versi 58-60 del canto XXXII del ‘Purgatorio’ (1882) allo stimato saggio sulla Demonologia di Dante (1887), sino alla Lectura Dantis del canto XXVIII del ‘Purgatorio’ (1902). Ne risulta un quadro ricco di spunti e soluzioni convincenti, capaci di prefigurare alcune delle soluzioni più attendibili della dantistica contemporanea.
Cod: 9788860871381

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