Perché un’inconscia autocondanna a morte per fame? Perché questa sentenza riguarda quasi esclusivamente le donne? Esiste un denominatore comune all’origine dell’anoressia? Quali le differenze fra un’anoressia isterica e un’anoressia tipica? E infine: è possibile neutralizzare questo comportamento autodistruttivo attraverso la psicoanalisi? Senza recidive? E quali sono l’utilità e il senso del ricovero ospedaliero e dell’intervento psichiatrico? Nella prima parte del testo l’autrice si propone di esaminare questi interrogativi dal punto di vista storico, teorico e clinico, presentando quindi il suo metodo di intervento e di cura, fondato sulla ricerca di particolari cause inconsce, collettive e personali, del sintomo anoressico. Nella seconda parte è riassunto il lavoro psicoanalitico con quattro pazienti e il lavoro rimasto incompiuto in un quinto incontro, attraverso le diverse storie di ognuna, i dialoghi con l’analista e l’interpretazione dei sogni, alla ricerca della ferita ancora aperta che si nasconde dietro un autolesionismo così radicale.
Cod: 9788871867083

I diari del sangue
La ragazza cubana
La convocazione
Art & Sole: A Spectacular Selection of More Than 150 Fantasy Art Shoes from the Stuart Weitzman Collection
Criminological Theories: Traditional and Non-Traditional Voices and Themes
Le ragazze di Riad
Risveglio a Parigi
The Vincent brothers
L'invisibile linea d'argento
Caos
Il caso Kodra. I gialli di Milano
La fisica nelle cose di ogni giorno 



Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.