Silvia Stucchi propone in questo volume una nuova traduzione dell’Apologia di Apuleio, il discorso con cui il rètore di Madaura si difese dall’accusa di magia intentatagli dai familiari della moglie. L’opera, l’unica orazione giudiziaria di età imperiale giuntaci integralmente, è curata con un’attenzione particolare alla fruibilità in sede didattica, affinché il lettore e lo studente possano orientarsi direttamente sul testo latino, grazie a una puntuale serie di notazioni non solo stilistiche, ma, soprattutto, morfosintattiche, il che costituisce una novità in materia. L’orazione apuleiana è preceduta da una Introduzione che, in forma sintetica, ma completa, dà conto delle principali problematiche suscitate dall’opera, in ordine alla contestualizzazione storica, alla struttura, al contenuto e alle credenze magico-filosofiche attestate dall’orazione, e alle questioni relative alla lingua e allo stile di Apuleio, contestualizzati nel suo tempo e nell’alveo delle tendenze del gusto del II sec. d. C. Il libro è arricchito dalle Appendici che presentano Schede Lessicali nelle quali si affronta, in termini diacronici, l’evoluzione di alcuni degli elementi lessicali maggiormente caratterizzanti il testo apuleiano (carmen, il lessico della magia, il lessico dell’accusa, la terminologia relativa alla salute e alla malattia e ai rapporti familiari, etc.), e in cui si analizza quindi la lettura data dell’Apologia da R. Giovampietro…
Cod: 9788834331347

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