Da quali antichissime simbologie proviene la mezzaluna divenuta emblema dell’islam? A quale passato si riallacciano le distruzioni di statue e monumenti dell’lsis e cos’hanno a che fare con l’iconoclastia? In che modo il paganesimo si è ibridato con il cristianesimo? E chi era Cristo? Quali sono le altre facce della sua predicazione, che si innestarono e germogliarono nell’antico oriente, dall’avventura nestoriana a quella buddhista? In quali pieghe della nostra cultura sopravvive la voce dei mistici? Quanto è rimasto nel nostro immaginario di ciò che un tempo si chiamava religio? Quanto c’è di vero nel Trono di spade? In altre parole: quanto passato c’è nel nostro presente e quanto presente nel nostro passato? E quanto oriente c’è nel nostro occidente? Oggi il baricentro del mondo sembra essersi spostato. Per dissipare pregiudizi e malintesi nati da interferenze nella trasmissione dei saperi o da vere e proprie falsificazioni, Silvia Ronchey ci accompagna in questo libro in un viaggio avventuroso alla ricerca del sacro perduto, riportando alla luce una topografia rimossa dalla nostra coscienza storica e dalla nostra identità collettiva. Facendo emergere dal profondo del tempo e della psiche l’edificio sommerso e complesso di ciò che l’uomo contemporaneo ha smarrito: i legami che generano quell’unica civiltà orientale-occidentale in cui oggi, in un tempo di rivolgimenti culturali e migrazioni epocali, siamo globalmente implicati e coinvolti
Cod: 9788817094658
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