Come è cambiato il comportamento degli italiani nei confronti della tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile? Attenzione e sensibilità crescenti si traducono in scelte individuali e collettive e concrete? Aldo Forbice ripercorre criticamente trent’anni di storia dell’ambientalismo italiano: dalla diossina di Seveso a Cernobyl; dalla discussa chiusura delle centrali nucleari alle discariche abusive, all’ecomafia, alle navi dei veleni, ai gravi inquinamenti dell’aria, del suolo, dell’acqua; dal Protocollo di Kyoto alla Conferenza di Copenhagen sui cambiamenti climatici. Non manca di evidenziare anche casi di eccellenza come il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, iniziativa di un settore produttivo e di un gruppo di operatori che, coerentemente con le disposizioni di legge, si sono “sporcati le mani” per dare una mano all’ambiente. Tra i contributi, la prefazione di Stefania Prestigiacomo, ministro dell’Ambiente, e le postfazioni di Gianni Alemanno, sindaco di Roma, Ermete Realacci, fondatore e presidente onorario di Legambiente e Fulvio Conti, amministratore delegato di Enel Spa. Chiude il volume una “non conclusione” di Paolo Tornasi, presidente del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati.
Cod: 9788862501354
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