Non sono solo le canzoni a fare la musica. Per farsi largo nell’affollato mondo dello spettacolo, essere buoni musicisti o intrattenitori non basta. Bisogna saper scegliere un abito di scena adatto a impressionare e conquistare il pubblico. Un trucco che dagli anni Cinquanta del secolo scorso si è sempre più affinato, andando ben oltre il progetto iniziale, dando vita a tendenze stilistiche che, in alcuni casi, si sono perfino trasformate in solide scene subculturali locali e globali. Dal rockabilly al punk, dal folk all’hip hop, sono numerosi i casi di popstar che hanno saputo caricare di significati capi di vestiario anonimi, offrendo loro un impagabile (e inspiegabile) appeal che ha fatto la fortuna delle aziende di abbigliamento. Vestendosi, svestendosi o travestendosi, con giubbotti di pelle, jeans, camicie da boscaiolo, maglioni a dolcevita, uniformi militari, costumi da B-movie di fantascienza o lingerie, i musicisti hanno saputo trasmettere storie ed emozioni ancor prima di aprire la bocca e iniziare a suonare. Analizzando i casi più o meno noti dello showbusiness, quest’opera delinea la mappa dei guardaroba musicali più fortunati e copiati, e ricorda i fasti di un periodo in cui i musicisti creavano moda in prima persona e non erano ancora testimonial di stilisti.
Cod: 9788869214271
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.